mercoledì 16 marzo 2011

ULTRAMARATONE A BELGRADO

di Michele Rizzitelli

A Belgrado, cercano di pigliare più piccioni con una fava. Preparano una 100 km con un tempo limite di poi, hanno compassione dei lenti e, contemporaneamente, organizzano una 12 Ore. Poiché la macchina organizzativa è ormai messa in moto, perché non farla lavorare a pieno regime? Tanto, i costi ed i consumi sono sempre gli stessi. Ed aggiungono una 6 Ore ed una staffetta 25 km x 4. La manifestazione, corsa il 12 marzo, l’hanno chiamata:  “Ultramaraton trika Maraton Maratona”, l’hanno tradotta in inglese: “Ultramarathon race Maraton of Marathons”, ed è giunta alla 2^ Edizione. Il tutto su un circuito di 2 km, al prezzo di 15 Euro.
Va subito precisato che il luogo ove insiste la gara è di eccezionale valore naturalistico. Si svolge laddove la Sava, il fiume più lungo dell’ex Iugoslavia, forma l’isola pedonale di Ciganlija. In quest’oasi naturalistica di 800 ettari, è stato tracciato un percorso arciforme, la cui corda corre rettilinea lungo la riva del fiume per poco meno di un chilometro, e la parte curva s’inoltra nel bosco per poco più di un chilometro. La Sava, poi, continua la sua corsa per andare a buttarsi nel Danubio dopo  tre chilometri. Adagiata lungo il dirupo che segna la confluenza tra i due fiumi, sorge la fortezza Kalemegdan. Dalla sua torre più alta, si gode il magnifico panorama della immensa pianura che si estende verso l’Ungheria e la Romania. Belgrado significa “città bianca”, perché tale appariva la fortezza agli invasori provenienti dalla pianura pannonica.
Il ritrovo è presso il caffè “Na kraj sveta” (la fine del mondo). Confusi fra i serbi, ci sono sette macedoni, due italiani, uno svedese, una polacca. I più curiosi ci chiedono da quale parte d’Italia veniamo. Penso che Bari sia poco conosciuta all’estero, per cui accenno a pronunciarla con timidezza. Non appena atteggio la bocca alla labiale iniziale, “ San Nicola! San Nicola!” esclamano. Il ghiaccio è rotto. Parlando, scopro che c’è qualcuno più famoso del santo di Mira: tutti conoscono Ivan Cudin.
Il posto è veramente bello, per cui nessuno dà importanza all’ora di ritardo con la quale inizia la gara. Il sole splende in un cielo senza nuvole. A ricordare che Belgrado sia una città dal clima rigido, ci pensano le residue chiazze di neve sotto gli alberi e ai bordi del tracciato. E’ calma l’acqua lungo il percorso di gara che segue il bordo del fiume. In realtà, questo tratto è stato trasformato, da sbarramenti, in un placido laghetto dalla forma allungata, la cui spiaggia è riservata ai nudisti, oggi assenti. Abbandonata la riva, i concorrenti s’immergono nella foresta fitta di altissimi olmi con le braccia, ancora nude, alzate verso il cielo.
Le prime ore di gara trascorrono silenziose nella quiete del bosco e dell’acqua. Verso l’isola si anima. A far compagnia agli ultramaratoneti ci pensano i belgradesi, che non possono lasciarsi sfuggire, in  una simile giornata primaverile, una passeggiata nel parco.
Giudici con alta professionalità contano manualmente i passaggi degli atleti. Il punto ristoro è sponsorizzato dal ristorante vegetariano, Lila, che ha preparato anche il pasta party della sera precedente. Abbondano frutta e dolcissime specialità dolciarie che, appena assunte, sono voracemente assorbite da fibre muscolari ormai in debito di glicogeno.
Le prime sei ore se ne vanno velocemente. Ciric Dragon percorre 66 km, Stojanovski Tanja 50 km. Io onoro la mia iscrizione alla 6 Ore percorrendo la distanza della maratona, cui aggiungo un altro giro per sicurezza: quando c’è il conteggio manuale, non si sa mai. Questo passa il convento, per ora!
La gara delle 12 ore si conclude alle quando da molto tempo le flebili luci artificiali si rispecchiano nel fiume, e nel cielo brillano le stelle ed una luna falciforme. A Belgrado, fa presto giorno, ed è subito sera.
Vince il macedone Dimov Zoran con 118 km, record nazionale.  Angela Gargano è l’unica donna in corsa nella 12 Ore, e percorre 96 km. Quando sale sul podio più alto per ricevere la medaglia , la coppa ed il diploma, serbi e macedoni formano un coro ed intonano la musica dell’Inno di Mameli: non pronunciano le parole, ma le note le conoscono alla perfezione.
Una staffetta conclude la gara. Non mi risulta che ci siano stati partecipanti nella 100 km.
Angela Gargano ha stipato nelle sue gambe altri 96 km. L’obiettivo è ammassarne il maggior numero possibile. Non deve dannarsi l’anima in una gara, e poi riposare per settimane. Deve concluderle in condizioni di freschezza, per essere in grado di macinare altre centinaia di chilometri nei giorni seguenti.
E’ stato piacevole correre a Belgrado, una città che non avevamo mai visitato.
Barletta,15/3/2011                              
                                                           Michele Rizzitelli


Mare e Sale 2011- Margherita di Savoia (BT)

L'Associazione BarlettaSportiva trionfa alla quarta edizione della MARE & SALE
gara podistica di 10 km svoltasi domenica 6 marzo nello straordinario scenario
delle saline di Margherita di Savoia.
Il merito di questo meritato successo è da attribuire interamente ad ogni singolo
componente della società, solo uniti e coesi si possono ottenere certi risultati,
questi gli atleti che hanno concluso la gara:
Luisa Acconciaioco, Giovanni Albore, Emanuele Azzarito, Grazia Bizzoca, Fabrizio Bonadies, Damiano Boschetto, Pasquale Caputo, Giovanni Carone, Michele Carone, Enzo Cascella, Leonardo Chiariello, Lucia Chisari, Lello Cilli, Gino Dagostino, Rino Dagostino, Roberta Dalba, Francesca DeLuca, Giuseppe Di Bartolomeo, Rosa Di Tacchio, Mauro Dibari, Riccardo Dibari, Mariella Dibenedetto, Ettore Dicolangelo, Michele Dileo, Savino Dimonte, Ruggero Dipaola, Angelo Diterlizzi, Emanuele Doronzo, Filomeno Doronzo, Grazia Doronzo, Marcella Gambarrota, Cosimo Gentile, Stefano Giorgio, Ruggiero Graniero, Franco Lacerenza, Vittoria Lasala, Cinzia Lattanzio, Luigi Lionetti, Eligio Lomuscio, Sara Maffione, Franco Montenegro, Antonio Morelli, Ciccio Napoletano, Maria Palmisano, Roberto Paolillo, Annamaria Persia, Giuseppe Rasola, Pietro Ricatti, Domenico Ricco, Nicoletta Spinazzola, Michele Torre, Ruggiero Tupputi 

Ma la Barletta Sportiva è anche e soprattutto una Società di Maratoneti, infatti  sempre domenica 6 marzo, la compagine barlettana era ben rappresentata alla Ultramaratona del Trasimeno, gara sulla lunghezza di 58 km che circumnavigava l'omonimo lago laziale.
Gli atleti che hanno concluso lalunghissima gara sono: Angela Gargano, Teresa Lops, Michele Rizzitelli è Massimo Termite piazzato undicesimo assoluto nella classifica generale.
La Barletta Sportiva stà preparando la terza edizione della "ViviBarletta" gara podistica sulla distanza dei 10km che si stà sempre più affermando come straordinario momento di festa dello sport per tutti, dove dilettanti e professionisti, normodotati e diversamente abili, amatori e podisti della domenica, tutti insieme posssono essere i protagonisti assoluti.
L'appuntamento per la ViviBarletta è per il prossimo 8 maggio, per ulteriori informazioni rivolgersi presso la sede sociale di Barletta in Via Cadorna,33, oppure contattare: 333 4714852 enzocascella@gmail.com - http://www.barlettasportiva.blogspot.com/
enzo cascella presidente asd barletta sportiva

Cosimo Valerio, Nicola Stefanich, Maria Pia Calabrese, Cosimo Andriolo, Francesco Bailon, Franco Ruta.
Questo risultato è il giusto corollario ad una intensa attività organizzativa e di promozione dello "sport per tutti" che l'Associazione da circa tre anni stà portando avanti con successo; lo slogan è LO SPORT PER TUTTI E DI TUTTI I CITTADINI nessuno escluso.