martedì 7 febbraio 2012

VITO INTINI ALLA RICERCA DI UN NUOVO RECORD

di Michele Rizzitelli

“Perseverare è umano”, afferma il prof. Pietro Trabucchi. Vito Intini non si accontenta di perseverare, triplica. Lo scorso anno impiegò 7.45.39 per coprire la distanza di 100 km sul tapis roulant, primato italiano e terza prestazione mondiale; il prossimo 18 febbraio, correrà per 24 ore sul treadmill. Questi i suoi punti di riferimento: il record italiano di 159,970 km, stabilito da Antonio Mazzeo nel 2005; l’europeo di 240,00 km, realizzato dal tedesco Karl Graf nel 2002; il mondiale di 247,450 km, appartenente allo statunitense Christopher Bergland dal 2004.
La spaziosa Piazza Aldo Moro di Putignano (BA) sarà il palcoscenico dell’evento. Vito Intini avrà puntati addosso gli occhi dei turisti che quel giorno gremiranno la città, in festa per la celebrazione di uno dei carnevali più antichi (1394) e più lunghi del mondo (comincia il 26 dicembre). I giudici FIDAL gli daranno il via alle 10.30 di sabato 18 febbraio. Alle 18.30, dalla stessa piazza, partirà una staffetta 4x2,4 km; più di trenta quelle già iscritte, alcune delle quali formate da atleti mascherati. Alle 10.30 di domenica 19 febbraio, a Vito sarà dato lo stop, la fatica cederà il passo alla baldoria, ed avrà inizio la 618^ sfilata dei carri allegorici dell’ultima domenica di carnevale.
Di carnevale, si ritornerà a parlare fra un anno; lo sport, invece, ridiventerà protagonista il mese successivo. Alle 14.00 di sabato 24 marzo, si svolgerà la 1^ edizione della 6 ore di San Giuseppe, sullo stesso circuito della staffetta (www.amatoriputignano.it, cell. 3358716301, 3298511268); domenica, 25 marzo, si correrà la 35^ Edizione della Marcialonga di San Giuseppe, gara FIDAL di 10 km con migliaia di partecipanti.
Vito Intini deve proprio amarla. Svisceratamente. Solo chi ama la corsa in quanto tale, può misurarsi in imprese del genere. Per un giorno e una notte, in gara ci saranno soltanto la sua mente, le sue gambe e lo strumento meccanico. Per milleottocentoquaranta minuti, l’unica musica che giungerà alle sue orecchie sarà il ritmo sordo e ripetitivo dei suoi passi che calpestano il tappeto scorrevole. I suoi occhi si poseranno esclusivamente sui numeri che segnano il lento scorrere del tempo e il graduale incremento dei metri percorsi. Non un solo fattore esterno gli sarà d’aiuto a lenirgli la fatica: uno scorcio panoramico, i mandorli già in fiore da queste parti, un concorrente da superare. Anzi, dovrà chiudersi al mondo circostante, ed isolarsi. Dovrà essere forte dentro, nella testa. Le prime ore saranno durissime. Perseverando, si metteranno in moto adattamenti mentali che renderanno l’impegno fisico e mentale più tollerabile.
Ma perché sul tapis roulant? Una risposta si deve dare alla giusta domanda di curiosi e supercritici.
Per motivi lavorativi, Vito è costretto a frequentare alberghi. Non sempre è possibile calzare scarpette, indossare pantaloncini ed avventurarsi in città che non si conoscono; qualche volta manca il tempo; altre volte non lo permettono le condizioni atmosferiche. Amando la corsa, si adatta a farla sul tapis roulant, di cui sono provvisti anche gli hotel più economici. Tapisrulando oggi e tapisrulando domani, è nata l’idea di tapisrulare per 100 km e, prossimamente, per 24 ore.
Fare previsioni è azzardato. Di sicuro, ce la metterà tutta. Nato a Francoforte nel 1968 e ritornato nel 1984 nella città delle sue radici, ha il privilegio di poter estrarre il meglio dalle due culture. E’ laureato in Filosofia, per cui è abituato a pensare. Ne avrà di pensieri in 24 ore! Nella sua mente scorreranno i concetti della filosofia kantiana del dovere per il dovere, senza ricompense. Si renderà conto che non sta facendo altro che mettere in pratica i principi del grande filosofo tedesco. Correre per il solo piacere di correre. Per pura passione.


PIAZZA MORO DI PUTIGNANO COME PARCO RUFFINI DI TORINO?
di  Michele Rizzitelli

Si profila una pioggia di record in Piazza Aldo Moro a Putignano (BA), per sabato 18 febbraio ore 10,30. Sarà eretto un piedistallo, ed adagiato non un solo trono come programmato, ma due. Sopra Sua Maestà Serenissima ed Immobile, il Tapis Roulant, prenderanno posto Vito Intini ed Andrea Accorsi. Vito cercherà di battere il record della 24 ore e, strada facendo, più propriamente tapisrulando, anche quello della 100 km e della 100  miglia. Questi i numeri bene impressi nella sua mente: 156,970 km (record italiano), 240,00 km (europeo), 247,450 km (mondiale). Sull’altro tapis roulant, contemporaneamente, salirà Andrea Accorsi. La sua fatica durerà 6 ore e cercherà di stabilire il maggior numero di primati possibili in  tale arco di tempo. Obiettivo principale è quello della 50 km, detenuto dall’inglese Martin Tighe (3.44.48) e, se capita, quello delle 50 miglia ed, ovviamente, della 6 ore.
Sceso dal trono Andrea, vi salirà la sua compagna di vita, Monica Barchetti, che per altre 6 ore affiancherà Vito Intini nella sua impresa. Suo proposito dichiarato è di far man bassa di tutte le migliori prestazioni possibili.
Piazza Aldo Moro potrebbe diventare la piazza dei record, come il Parco Ruffini di Torino: 51 maratone maschili consecutive con Enzo Caporaso e 13 maratone consecutive femminili con Cristina Borra. Infatti, i tre personaggi che andranno a faticare (non a esibirsi!) è gente da nazionale IUTA. Vito Intini  detiene la migliore prestazione italiana della 100 km sul tapis roulant (7.45.39), terza mondiale. Di Andrea Accorsi, per brevità, cito soltanto il suo record italiano della 72 ore su strada (422,123 km).  Così pure, di Monica Barchetti ricordo soltanto il suo primato italiano della 72 ore su strada (358,219 km) e della 6 giorni su strada (705,259 km).
Per completezza d’informazione, devo far presente che il limite di funzionamento consecutivo del mezzo meccanico è di 99 minuti. Per farlo ripartire si perdono circa 50 secondi e, soprattutto, concentrazione. In una gara di 24 ore la perdita  è di 15 minuti.
Per i tre protagonisti non sarà un impegno fisico e mentale fine a se stesso. Sarà un buon allenamento i cui benefici si apprezzeranno nelle gare su strada. Il tapis roulant dovrebbe far parte del programma di preparazione di ogni ultramaratoneta, per il ritorno che offre in termini di tonificazione mentale. Il consiglio è di procedere con gradualità e di non esagerare, perché l’alta elasticità del tappeto scorrevole potrebbe sottoporre le strutture capsulari, legamentose, tendinee, meniscali e muscolari ad abnormi sollecitazioni meccaniche, con rischio d’infortuni.
Certo, qualche sorrisetto, alle nostre latitudini, lo suscita anche nelle persone più giudiziose. Nei paesi anglosassoni il treadmill è amato, venerato, idolatrato: quasi un feticcio della civiltà occidentale che, delegati ad altri i lavori faticosi, ha creato un surrogato per ritornare a grondare sudore. I record,  espressi in miglia, sono tutti in loro possesso.
I vertici IUTA prestino attenzione a questo movimento che sta nascendo dalla base. Quello che è inusuale oggi potrebbe diventare usuale domani, e saper vedere lontano non è una dote da disprezzare. La Commissione Statistiche potrebbe già cominciare a prenderne nota.
Ma torniamo in Piazza Aldo Moro. Trascorse 12 ore, Vito Intini non rimarrà solo. S’accomoderanno sul trono il Presidente dell’Amatori Putignano, Lorenzo Valentini, che coprirà la distanza della maratona e, a seguire, il Vicesindaco, Dino Angelini, che sarà impegnato nella mezza maratona.
E se le condizioni meteo fossero proibitive? S’è pensato a tutto. La pioggia dei record troverà degna cornice nei saloni settecenteschi del Convento dei Carmelitani, sede del Municipio.
Una cosa è certa, record o non record, a fine manifestazione s’impazzirà per il carnevale più antico e più  lungo del mondo.